È necessaria una premessa: non sottoporrò a nuova
critica i dati riguardanti le spese militari. L’unica cosa da notare è che un aumento delle spese militari è
comune, ora, a quasi tutti i Paesi del mondo, fatto che riporta alla memoria i
più cupi periodi della nostra storia recente. Detto questo voglio allargare la
riflessione riportando due informazioni che sono state taciute (volutamente)
dai mass-media nazionali. Il primo fatto risale a qualche giorno fa,
precisamente al 5 dicembre. In quella data la Camera dei rappresentanti del
Congresso degli Stati Uniti ha votato una risoluzione che permetterà a Barack
Obama di dichiarare guerra alla Federazione Russa. Questo fatto è di una
gravità inaudita e dovrebbe far capire a tutti il livello di follia raggiunto
dagli Stati Uniti d’America. L’Impero è totalmente in declino, ma l’oligarchia
finanziaria al potere non vuole accettare la cosa. Mentre a livello interno si
dedicano alla più violenta repressione di qualsiasi forma di dissenso, a
livello esterno questi rappresentanti di quello che una volta fu, per breve
tempo, gendarme dell’Occidente e del mondo tentano in tutti i modi di frenare
la loro inevitabile caduta e tentano, inoltre, di rallentare l’avanzata del
blocco emergente rappresentato dai BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e
Sudafrica). È evidente che il principale avversario dell’egemonia statunitense
è proprio il colosso russo che, per questo, è stato completamente accerchiato
dalle basi della NATO ed è stato colpito con delle sanzioni economiche che
avrebbero dovuto distruggerne l’economia, ma che hanno finito per colpire
maggiormente l’economia occidentale, tant’è che la Russia, nonostante il crollo
(voluto dall’Occidente) del crollo del petrolio e nonostante la svalutazione
del rublo, ha presentato, di recente, un surplus di bilancio pari a 20 miliardi
di dollari in più rispetto a quanto pianificato.
Tutto questo, dicevamo, non è
bastato e così gli Stati Uniti hanno deciso di votare la risoluzione citata
poco sopra. Tuttavia gli USA non si sono limitati a quello. Il 12 dicembre è
arrivata la notizia che il Pentagono ha ordinato il trasferimento di nuovi
missili nucleari in Europa. Questo aumento delle forze nucleari in Europa,
unito al voto della risoluzione, dovrebbe farci riflettere seriamente. Il mondo
pare essere di nuovo sull’orlo di un conflitto mondiale. Qualora questo
conflitto scoppiasse le conseguenze potrebbero essere terribili e si potrebbe
arrivare, addirittura, alla distruzione totale dell’umanità e del pianeta
stesso. Ricordiamo che lo scoppio di 300 bombe atomiche provocherebbe la morte
immediata di 200 milioni di persone, un crollo delle temperature fino a 30
gradi, una totale distruzione dell’agricoltura, la diminuzione del 16% dell’ozono,
l’estinzione di diverse piante e animali, tempeste di fuoco difficilmente
controllabili. Insomma, causerebbero davvero l’estinzione di ogni specie
vivente e la distruzione del pianeta. Ricordiamo, inoltre, che le testate
nucleari di Stati Uniti, Russia, Cina, Inghilterra e Francia ammontano a
17.000, cui vanno sommate quelle di altri Paesi dotati di arsenale atomico. Il
rischio è, quindi, tangibile. L’unico modo per evitare la guerra è cacciare
l’oligarchia finanziaria che ci governa e che ci vuole portare dentro un
conflitto che causerebbe solo la distruzione totale di ogni forma di vita. La
decisione, quindi, è unicamente nostra: seguiremo questa banda di folli banditi
o, finalmente, li cacceremo?
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