Da diverso tempo sosteniamo che l’Unione Europea è
una istituzione antidemocratica e fascista. Non fascista nel senso tradizionale
del termine, nel senso che gli analisti borghesi danno a questo movimento
politico, ma fascista secondo la definizione emersa durante il VII Congresso
dell’Internazionale Comunista. Il processo, ovviamente, non è ancora concluso,
ma è di certo iniziato ed è a buon punto. Inutile ripetere di nuovo i dati che
portiamo a sostegno della nostra tesi, basta scorrere il sito per ritrovare
tutti gli articoli precedenti (soprattutto si consiglia la lettura o rilettura
degli articoli di analisi generale sull’Europa e di analisi sulla situazione
ucraina). Un’ulteriore prova viene dal comportamento tenuto dall’Unione Europea
durante la seduta plenaria dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle
Nazioni Unite del 21 novembre 2014. Riassumiamo brevemente i fatti. Durante
l’appena ricordata riunione dell’ONU viene messa ai voti una risoluzione
proposta dal rappresentante della Federazione Russa.
Tale risoluzione mira a (e
traduciamo dal testo originale che si può comodamente consultare sul sito delle
Nazioni Unite) “combattere la glorificazione del nazismo, del neo-nazismo e di
altre pratiche che contribuiscono a fomentare forme di razzismo,
discriminazione razziale, xenofobia e intolleranze correlate”. Notiamo, per
inciso, la valenza tattica di questa risoluzione, che tende una trappola alle
“democratiche” nazioni occidentali. Trappola in cui i Governi oligarchici
europei sono caduti in pieno. Tornando in tema: quale è stato il destino di
questa risoluzione? Essa, fortunatamente, è passata con 115 voti favorevoli, 3
voti contrari e 55 astenuti. Dicevamo prima che i Governi occidentali sono
caduti nell’abile trappola tesa dalla Russia. Ciò è assolutamente vero. Infatti
sia le tre nazioni contrarie, sia le cinquantacinque nazioni astenute, fanno
parte del campo euro-atlantico e dei relativi satelliti. Ma, come si suol dire,
facciamo i nomi dei colpevoli:
CONTRARI
-
Canada
(che tremendo colpo al cuore per tutta la sinistra radical-chic e buonista che
vede nel Canada un baluardo della democrazia, della civiltà, del politicamente
corretto)
-
Stati
Uniti (e cosa aspettarsi da un Paese governato da un
regime militare che ha finanziato e finanzia la feccia dell’umanità per i
propri interessi?)
-
Ucraina
(la
Giunta fascista di Kiev poteva fare altrimenti? Evidentemente è troppo
impegnata ad urlare “Sieg Heil!” ad ogni ordine del blocco euro-atlantico)
ASTENUTI
-
Albania
-
Andorra (i cui principi sono il Presidente
della Repubblica francese ed un rappresentante del Vaticano..amen!)
-
Australia
-
Austria
-
Belgio
-
Belize
-
Bosnia-Erzegovina
-
Bulgaria
-
Ciad
-
Croazia
-
Cipro
-
Repubblica Ceca
-
Repubblica Democratica del Congo
-
Danimarca
-
Estonia
-
Finlandia (altro colpo al cuore per i
radical-chic e la loro incrollabile fede nell’avanguardia scandinava)
-
Francia
-
Gabon
-
Georgia
-
Germania
-
Grecia
-
Ungheria
-
Islanda (ennesimo colpo al cuore per i
radical-chic, affezionati alla “rivoluzione” islandese)
-
Irlanda
-
Italia
-
Giappone
-
Lettonia
-
Libia (gli effetti della “rivoluzione
democratica”)
-
Liechtenstein
-
Lituania
-
Lussemburgo
-
Mali
-
Malta
-
Isole Marshall
-
Monaco
-
Montenegro
-
Olanda
-
Nuova Zelanda
-
Norvegia (qualcuno abbia pietà per i
radical-chic!)
-
Panama
-
Polonia
-
Portogallo
-
Repubblica di Corea
-
Moldavia
-
Romania
-
Samoa
-
San Marino
-
Slovacchia
-
Slovenia
-
Isole Salomone
-
Somalia
-
Sudan del sud
-
Spagna
-
Svezia (poveri radical-chic!)
-
Svizzera (che è neutrale ad
intermittenza)
-
Macedonia
-
Turchia
-
Yemen
-
Zambia
Ci
scusiamo per l’elenco tremendamente (e tristemente) lungo, ma è bene sapere per
esteso quali sono le nazioni che rifiutano di condannare il fascismo o,
addirittura, lo sostengono apertamente.
Con
questo voto, con un semplice e banale voto, vengono confermate tutte le teorie
che propagandiamo da anni, il capitalismo occidentale in crisi getta la
maschera e rivela il suo vero volto. Un gruppo più sfacciato di nazioni (cioè
Canada, Stati Uniti e Ucraina) sostengono apertamente il fascismo, rifiutandosi
di condannarlo e combatterlo. Un altro gruppo più ipocrita pensa di cavarsela
astenendosi. Ma, in certi casi, l’astensione equivale ad una precisa scelta di
campo. Non ci si può astenere dalla condanna del fascismo. O si è col fascismo
o si è contro il fascismo. L’Unione Europea, astenendosi, ha deciso di mettersi
dalla parte del fascismo. Ha deciso di rivelare pubblicamente che l’oligarchia
che ci governa (quella stessa oligarchia che vuole cancellare le Costituzioni
democratiche, che toglie sovranità agli Stati europei, che opprime i popoli) è
fascista. Non solo è caduta nella trappola di Putin, ma ammesso spontaneamente
tutte le colpe che, da anni, le imputiamo.
Le
ultime parole di questo articolo vogliamo rivolgerle a tutti i “democratici”, a
tutti gli “antifascisti” che si ostinano a sostenere Renzi ed il Partito
Democratico. Rileggete la Costituzione, rileggete le leggi italiane e le parole
di condanna al fascismo. E ricordate che il Governo italiano si è astenuto dal
condannare quella ideologia che per più di vent’anni ha oppresso il nostro
Paese. Ricordate che, con l’astensione, il Governo italiano si è di fatto messo
a fianco dei fascisti che, dopotutto, rappresenta. E, per una volta, meditate…
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